lunedì 29 aprile 2013

Farfalline colorate !




Anche questo fine settimana, Marco ha avuto, per casa, un lavoretto da fare: realizzare delle farfalle colorate seguendo le indicazioni del suo libro di scuola:


Noi abbiamo pensato di utilizzare la carta delle uova di Pasqua per fare le ali delle nostre farfalle:



Marco ha ritagliato delle strisce di cartoncino bianco, seguendo le indicazioni del libro e le ha colorate usando un pennarello nero:


Dopo aver piegato a meta' la carta colorata, ha incollato, proprio sulla meta', il corpo della farfalla e le antennine.
Dopo ha lasciato andare la sua fantasia e con un rotolo di carta igienica, ha realizzato un'altra farfalla.
Ha colorato il rotolo con il colore a cera verde, poi ha passato anche il colore a cera arancione per fare un certo effetto:


Io ho ritagliato, da un cartoncino bianco, le ali della farfalla e ho proposto a Marco un metodo per colorarle. Usando un tappo di plastica delle bottiglie, si possono realizzare tanti cerchi colorati, magari anche disegnandoli l'uno sopra l'altro. Marco e' stato colpito da questo metodo e subito si e' messo all'opera:


Poi con un po' di colla, ha incollato le ali al rotolo di carta igienica:


Dopo ha incollato il corpo della farfalla e le antennine, ricavate seguendo le istruzioni del suo libro di scuola:


Ecco le nostre farfalle colorate:















martedì 23 aprile 2013

I disturbi alimentari nei più piccoli




Un altro interessante articolo da leggere molto attentamente di Agnese Festo, psicologa in formazione,
spesso questi particolari ci sfuggono, ma e' opportuno osservare i bambini per capire i loro disagi.


“CIBO-AFFETTO-MESSAGGIO”: i disturbi alimentari nei più piccoli



Si può parlare di disturbi alimentari nei bambini? Da cosa scaturiscono i disordini dell’alimentazione nei più piccoli? Quali sono i fattori di rischio? Come è possibile verificarne l’insorgenza? Cosa possiamo fare come genitori per prevenire o curare tali disturbi?
Si parla spesso di disturbi alimentari negli adolescenti e nei giovani, ma numerosi studi confermano che oggigiorno i disordini nell’alimentazione stanno diventando molto frequenti anche fra i più piccoli. Alcuni studiosi sostengono che il controllo del cibo può essere uno dei primi strumenti che i bambini, soprattutto sotto i 3 anni, utilizzano per dimostrare qualunque sorta di disagio.
I disturbi alimentari dei bambini sono di difficile individuazione e diagnosi; secondo le statistiche al primo posto troviamo l’obesità, seguita da disturbo di alimentazione selettiva, fobia del cibo, alimentazione restrittiva, rifiuto pervasivo del cibo e iperalimentazione compulsiva.
Ciò che sembra accomunare l’insorgenza di tali squilibri è una difficoltà a livello relazionale ed affettivo. La bizzarria, la selettività, la rigidità alimentare e il rifiuto del cibo sono espressioni diverse di una possibile disarmonia della sfera affettiva del bambino, hanno il valore di messaggio e fanno dell’atto nutritivo una prima forma di comunicazione legata alla dimensione emotiva che caratterizza la relazione del bambino con l’ambiente familiare.
Particolare attenzione va posta al fenomeno dell’obesità che risulta strettamente legata allo stress. Alti livelli di stress nei genitori sembrano essere causa, infatti, di un maggior rischio per i figli di essere obesi ed avere comportamenti alimentare scorretti. Tra i fattori di stress dei genitori ci sono la cattiva salute fisica e mentale, i problemi finanziari e l’essere a capo di una famiglia monoparentale, tensioni che vengono percepite ed interpretate dai piccoli e che causano disagio, il quale può manifestarsi nel consumo eccessivo e compulsivo di cibo.
Come genitori, quindi, cosa possiamo fare per prevenire e curare i disturbi alimentari?
In primo luogo è necessaria una sensibilizzazione riguardo a questo tema; l’interpretazione che i genitori danno del rifiuto o della selettività del cibo da parte del bambino è spesso legata al capriccio o all’ostilità del figlio verso di essi. In realtà, come abbiamo sottolineato, il disordine nasconde spesso qualcosa di profondo, un disagio, una manifestazione di uno squilibrio relazionale che trova sfogo nel controllo dell’alimentazione. Quindi è necessario che il genitore osservi con attenzione le abitudini e le modalità di assunzione del cibo e ascolti il proprio bambino, sintonizzi le proprie emozioni con quelle del figlio per percepire le cause più profonde del suo comportamento.
Se, nonostante l’individuazione di un disagio alla base del comportamento alimentare scorretto il disturbo persiste, è necessario consultare un esperto che aiuti il genitore ad intervenire nel modo adeguato.



                                                                                                    Agnese Festo - Psicologa in formazione
                                                                                 Per un primo colloquio gratuito, contattata il SIPO su:
                                                                                                                             www.psicologi-online.it


lunedì 22 aprile 2013

Fiori riciclosi !





Utilizzando i rotoli di carta igienica e i contenitori delle uova di plastica, abbiamo realizzato dei fiori da donare alla nonna e alle zie.
Marco ha subito colorato i rotoli con il pennello e i colori a tempera scelti da lui, poi li ha tagliati a meta' e per ogni meta' ha tagliato tante strisce sottili che poi ha piegato verso il basso:




Dopo, sempre con i colori a tempera ha colorato l'interno dei contenitori di plastica delle uova, precedentemente tagliati da me. Abbiamo ritagliato anche il contenitore di cartone delle uova, per trasformarlo in fiore e anche questo Marco ha colorato:



Ecco i nostri fiori:





Anche questa volta Marco ha voluto scrivere di suo pugno il procedimento per realizzare i fiori:
















martedì 16 aprile 2013

Festa della mamma: quadretto con la pasta !




Sempre riutilizzando materiali da buttare, abbiamo realizzato un quadretto per la festa della mamma, Marco, voleva fare un disegno di lui e me insieme, io gli ho suggerito di disegnare con la pasta.
Avevo questo bel vassoio di polistirolo bianco che si prestava benissimo a diventare una tela per il nostro quadro, poi Marco ha iniziato a colorare la pasta:



Abbiamo aspettato che la pasta si asciugasse, dopo, Marco ha incollato la pasta creando il  disegno che aveva in mente:



Avevamo ancora in casa delle conchiglie raccolte l'estate scorsa, abbiamo pensato di utilizzarle per impreziosire il nostro quadretto:



Ecco il nostro quadretto che appenderemo in cucina il giorno della festa della mamma:













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