lunedì 9 marzo 2015

Educhiamo al conformismo ?



In un noto programma televisivo, una mamma discuteva contro il figlio e contro il pubblico presente, sull'educazione da lei e da suo marito impartita ai loro figli, educazione sia alimentare che nell'ambito sociale. In sostanza la mamma è vegana, insieme al marito, quindi a casa mangiano solo verdura, cereali, legumi e frutta, il figlio più grande l'accusava
di non avergli mai fatto mangiare un hot dog e bere una bevanda gassata, per non parlare delle patatine fritte che non aveva mai mangiato. Quando il figlio era piccolo non lo mandava in gita scolastica perchè sapeva che avrebbe mangiato solo "schifezze". Il figlio oltre a far pesare alla madre questa sua mancata possibilità di decidere ed assaggiare il cibo che tutti i ragazzi mangiano, l'accusava anche di una educazione troppo anticonformista, in casa sua non si poteva vedere la televisione, non esistevano videogiochi, non esistevano computer, tablet e smartphone. Il ragazzo veniva preso in giro dagli amici per ciò che mangiava e ciò che non poteva mangiare, per i videogiochi che non aveva, ecc., nessuno voleva andare a casa sua a giocare, perchè i suoi erano giocattoli di legno, giocattoli di un tempo, che, però,effettivamente stimolavano di più la creatività e la fantasia dei bambini.
All'inizio ho subito pensato: " che donna coraggiosa e forte", fedele ai suoi principi, alle sue idee, poi però mi è dispiaciuto per il disagio che ha creato al figlio. E' diventato davvero difficile essere diversi oggi dalla massa, guardate i bambini, i ragazzi, vestono tutti uguali, hanno tutti le stesse scarpe, tutti hanno una console per videogiochi in casa. Perchè oggi si tende ad educare alla conformità ? Per evitare di dialogare in casa, dando spiegazioni inerenti, ai propri figli ? Anche a noi è capitato che Marco ci ha fatto presente che gli amici lo prendevano in giro per il cappotto nuovo indossato al posto del solito piumino, per gli scarponcini classici indossati al posto delle solite scarpe da ginnastiche, ha pure detto che gli amici non sarebbero più venuti a casa nostra perchè lui non ha la playstation. Cosa fare in questi casi ? Essere estremisti come il caso della mamma vegana di cui sopra o cedere al conformismo ? Come di solito si dice: "la verità è sempre nel mezzo ". Noi abbiamo consigliato a Marco di ignorare i commenti degli amici, usare l'indifferenza come arma e prima o poi, non vedendo in Marco nessuna reazione, avrebbero smesso di prenderlo in giro. Naturalmente gli abbiamo spiegato che non c'è nulla di sbagliato nel suo abbigliamento o nel fatto che lui giochi ancora con i soldatini, lui è diverso, ha altre priorità, altri interessi e che non c'è nulla di male ad avere propri stili di vita, è come vedere da lontano un grande prato, è bello perchè tutto verde, ma è ancora più bello se spuntano fiori di vari colori oltre al verde. Come genitore non tendo al conformismo, cerco di far emergere l'individualità di mio figlio, educandolo in maniera diversa senza, però, eccedere nell'estremismo, con il dialogo e il ragionamento il bambino impara ad esplorare. Anche a Marco ho comprato le scarpe da ginnastica uguali agli altri, ma lui ha capito che non esiste solo quel tipo di scarpa e che questo inverno i suoi piedi sono stati al caldo con gli scarponcini classici e quindi non c'è motivo per non usarli. Certo i falsi miti che spadroneggiano in televisione non aiutano noi genitori, ma un ritorno al passato, alla educazione e al rispetto, può certo servire ad aiutare i nostri figli a cercare le loro identità individuale.






6 commenti:

  1. Io mi considero una mamma non conformista...ma non condivido affatto gli estremi della signora di cui parlavi. Anche perchè la psicologia spiega chiaramente una cosa: più tu vieti una cosa più ne stimoli il desiderio. Io la penso come te, la virtù sta nel mezzo e saper mediare è un'arte difficile ma non certo impossibile. Prima cosa i figli fanno ascoltati, va data giusta considerazione al loro malessere, anche questo significa fare il loro bene . D'altronde viviamo in questa società e cercare di fuggire non mi sembra la soluzione...credo sia importante stabilire limiti e regole, questo sì.

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  2. Anche io sono una mamma anticonformista e cerco di far emergere la personalità di mio figlio e non di omologarlo agli altri. Grazie http://www.mammecomeme.com/ per averci offerto questo spunto di riflessione

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  3. Non so se conoscete la tecnica della P.N.L. ,si basa sulla convinzione, provata da molti studi,che le nostre parole se ripetute o dette in un certo contesto influenzano l'approccio alla vita perchè ci organizzano nel cervello una "chiave di lettura del mondo". E' una tecnica che funziona con effetti positivi e negativi. Una frase che ripeto quando un bimbo viene preso in giro perchè non si adegua è:"Ricordati che le parole non sono pugni e tu puoi permettere che non ti feriscano, non farle passare." e un'altra" Hai la tua testa, usala". Naturalmente ho frasi anche per i bulletti.
    Il conformismo tra i bimbi è una forza aggregativa,quindi la troppa diversità "esteriore" mette in imbarazzo ; piuttosto che renderli "diversi"con le scarpe o l'alimentazione punterei sullo sviluppo dell'autostima. Sono i bimbi con poca autostima che si "vendono". Solo gli adulti "veri" sono in grado di fare delle scelte non mediate dal conformismo.

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