lunedì 4 marzo 2013

Distrazione a scuola



Marco frequenta la 1° elementare, il soprannome che a scuola gli hanno dato le maestre e' "il filosofo". Riesce subito a trovare una scusa per ogni cosa, racconta storie mischiando realta' e fantasia,  partecipa attivamente alla vita scolastica, dispensando consigli agli amici e suggerimenti alle maestre, del resto la stessa cosa fa anche a casa. Le maestre sono contente di lui e anche lui e' contento delle maestre, c'e' solo un piccolo particolare che le maestre lamentavano gia' dai primi giorni di scuola: Marco chiacchiera molto e quindi si distrae spesso. Spesso viene cambiato di banco, proprio per evitare che faccia comunella con i compagni, in accordo con le maestre, sia loro a scuola che noi da casa, ad ogni cambiamento di banco, abbiamo sembre sottolineato, che non e' una cosa bella essere cambiato spesso di banco, bisogna prestare attenzione a cio' che le maestre spiegano e non distrarsi per chiacchierare. E' capitato che a volte, non ricordasse i compiti assegnati dalle maestre, io ho approfittato di questo, per ribadire che deve stare attento in classe, si chiacchiera solo durante la ricreazione, per principio, tralantro, in accordo con le maestre, Marco sa che quando non ricorda i compiti da fare, io non telefonero' mai alle altre mamme per chiedere notizie, ha sempre fatto solo cio' che ricordava e se fosse stato sbagliato, avrebbe spiegato alle maestre che si era distratto e non ricordava bene, per sua fortuna ha sempre avuto una buona memoria e quindi, per ora, non si e' mai trovato nella situazione di dover dare spiegazioni alle maestre. Le maestre e anche io lo penso, dicono che Marco potrebbe dare di piu' se non si distraesse.
A parte che caratterialmente Marco parlerebbe anche con le pietre, io penso che sia un suo modo per farsi accettare dalla classe, l'essere spiritoso, far ridere i compagni, parlare di tutto, lo fa sentire, come dice lui, il capo banda, naturalmente e' un comportamento da correggere, ma denota, anche se non lo voglio ammettere, una sua certa insicurezza, forse bisognerebbe spostare la sua attenzione dalle chiacchiere a qualcosa di piu' costruttivo, affidargli dei compiti di responsabilita'.
Ho cercato in rete supporto, ecco cosa ho trovato:

Mio figlio si distrae facilmente per chiacchierare perdendo la concentrazione sulla lezione

Ho un bambino di quasi 8 anni, a scuola ha la media del distinto ma ad ogni colloquio emerge lo stesso problema, fin dal primo anno della scuola materna: si fa trascinare dai bambini più vivaci, parla a voce alta, si distrae facilmente per chiacchierare perdendo la concentrazione sulla lezione in corso o al momento del pasto (questo succede anche a casa) e interrompe spesso l'insegnante per raccontarle qualcosa di personale. Quando viene rimproverato si mortifica diventando tutto rosso, a volte piange e comunque non persevera negli atteggiamenti sbagliati. ( continua a leggere )

DIFFICOLTÀ DI ATTENZIONE

Un problema che si manifesta con una persistente difficoltà a stare attento viene riconosciuto soprattutto quando un bambino entra nella scuola elementare. Ovviamente, in questo contesto si rendono evidenti le difficoltà legate al problema della concentrazione: stare al passo con le richieste, interiorizzare le regole, ascoltare, eseguire consegne, rispettare i tempi, stare fermo quando gli impegni lo richiedono possono diventare un problema.
Tuttavia è importante cercare gli indizi che possono permetterci di riconoscere le eventuali difficoltà di vostro figlio e di intervenire in età abbastanza precoce. ( continua a leggere )

La distrazione? E' la base per apprendere

È da quando era piccola che a scuola mi ripetono che mia figlia Federica, nove anni, è brava, intelligente, ma è distratta e potrebbe rendere di più. Non disturba nessuno in classe, ma è come se si assentasse, come se non ascoltasse. Mi devo preoccupare? E poi cos' è quel «potrebbe rendere di più»? Cosa devo fare?
( continua a leggere )



2 commenti:

  1. Forse Marco bdovrebbe diventare il capoclasse della sua aula, quello che dovrebbe metter in ordine la classe e dire di fare silenzio quando non viene chiamato. Così, in teoria, dovrebbe dare il buon esempio alla classe.


    Oppure mettergli vicino un ragazzo che gli dia il buon esempio.

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    1. Effettivamente spesso fa il capoclasse e di solito i suoi compagni di banco sono bimbi calmi, quando maturerà, penso che il problema sparirà

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