venerdì 21 marzo 2014

Siete dei genitori empatici ?



La serenità e la tranquillità sono fondamentali durante la crescita dei nostri figli. Loro passano la maggior parte del tempo con noi genitori o almeno, per il loro equilibrio emotivo, dovrebbero e ci guardano, ci spiano quasi e soprattutto ci imitano. Spesso alcuni genitori in base alla esperienza subita a loro volta durante la loro infanzia, risultano essere piuttosto freddi e poco comunicativi, altri, invece, cercano di colmare queste lacune infantili riversando le loro attenzioni sui figli, chi invece ha vissuto una infanzia serena, spesso si mostra ansioso, la verità comportamentale è sempre nel mezzo. Essere genitori empatici, oltre a percepire i bisogni emotivi dei figli, vuol dire anche considerare il figlio
già come un individuo con i suoi tempi, i suoi spazi e le sue reazioni, dedicargli tempo, ma senza invadere la sua coscienza. Cercando lumi in rete, come mio solito, mi sono imbattuta in questo articolo di Cristiana Milla, che volentieri condivido con voi.

Genitori empatici, figli emotivamente più intelligenti

Quando i genitori offrono empatia ai loro figli e li aiutano ad affrontare sentimenti negativi come la rabbia, la tristezza e la paura, gettano tra sé e loro un ponte di sincverità e di attaccamento, allo stesso tempo insegnano ai loro figli a fidarsi dei propri sentimenti, a regolare le proprie emozioni e a risolvere i propri problemi accrescendo la propria autostima, ma anche la sicurezza e la fiducia in se stessi e negli altri.

Che cos’è l’empatia?

L’empatia è la capacità di sentire quel che sente un’altra persona. Quindi i genitori empatici, quando vedono i loro figli in lacrime possono immaginarsi al loro posto e sentire il loro dolore.Allo stesso modo, quando osservano i loro figli che battono i piedi furiosamente possono percepire la loro frustrazione e la loro collera. Se il genitore riesce a comunicare questo tipo di comprensione emotiva al proprio figlio, dà credito alla sua esperienza e lo aiuta a imparare a rilassarsi.
Dato che i bambini sono privi di risorse, imparano presto dalle risposte dei genitori al loro disagio che l’emozione ha una direzione e che è possibile passare da sentimenti di intensa tensione, rabbia, paura a sensazione di benessere e di protezione/sicurezza. ( continua a leggere )










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