lunedì 2 dicembre 2013

Arriva l'influenza !



Eccoci con un nuovo articolo della rivista Uppa Un pediatra per amico che voglio condividere con voi perchè molto attuale con la stagione che stiamo vivendo, a volte ci dimentichiamo che con un minimo di prevenzione possiamo evitare disagi e sofferenze.

Influenza: cominciamo col lavarci le mani


Come ogni anno sta per arrivare l’influenza e vengono pubblicate le raccomandazioni ufficiali del Ministero della Salute per prevenire e controllare la malattia.
I bambini sono colpiti dall’influenza più frequentemente degli adulti, anche perché sono concentrati in ambienti chiusi e molto affollati (le scuole e gli asili). Il virus si trasmette per via aerea attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, ma anche attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie. Le principali misure non farmacologiche raccomandate sono perciò:
. Lavaggio delle mani (in assenza di acqua, uso di gel alcolici).
. Buona igiene respiratoria (coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce).
. Isolamento a casa delle persone con malattie respiratorie febbrili.
. Uso di mascherine da parte delle persone con sintomatologia influenzale, ma solo in ambienti sanitari.
E la vaccinazione?
Il nuovo Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2012-2014 prevede la vaccinazione antinfluenzale negli ultra65enni e nei gruppi a rischio.
Ci sono gruppi a rischio fra i bambini?
Sì, si tratta di bambini affetti da malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio, malattie dell’apparato cardio-circolatorio (cardiopatie congenite e acquisite), diabete mellito e altre malattie metaboliche, insufficienza renale cronica, malattie del sangue, tumori, malattie congenite o acquisite che comportino carenza di anticorpi, malattie infiammatorie croniche e malassorbimento intestinale, importanti interventi chirurgici in programma, malattie croniche del fegato.
La vaccinazione si può fare in un periodo compreso fra la metà di ottobre e la fine dicembre.
La vaccinazione dei bambini sani di età compresa fra 6 e 24 mesi è attualmente oggetto di discussione da parte della comunità scientifica: non ci sono infatti studi clinici che ne documentino l’efficacia. Ecco perché anche quest’anno non verrà effettuata.
La protezione indotta dal vaccino comincia due settimane dopo l’inoculazione e perdura per un periodo di sei-otto mesi, poi tende a declinare. 

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