lunedì 2 maggio 2016

E' giusto correggere i compiti dei propri figli ?



Durante i primi anni di scuola primaria di mio figlio Marco, mi è capitato di correggere i compiti
con la penna rossa. L'ho fatto in buona fede, pensando di fare come la maestra e catturando meglio,
in questo modo, la sua attenzione, infatti se avessi corretto gli errori con la penna nera, lui non se ne
sarebbe neppure reso conto.
In seguito, parlando per caso dei figli e della scuola, con una mia amica
insegnante, sono stata “bacchettata”. La mia amica, infatti, sosteneva che sbagliavo a correggere
con la penna rossa gli errori di Marco, mi ha detto: “ E' bello che un genitore segui l'attività
scolastica del figlio, che si legga e si corregga insieme il quaderno, ma Daniela tu devi fare la
mamma e non la maestra, rimani nel tuo ruolo, la penna rossa la deve usare solo la maestra,
attraverso la correzione, l'insegnante valuta l'apprendimento di tuo figlio, non sostituirti a lei”.
Da quel momento non ho più corretto i quaderni di Marco, quando proprio non potevo farne a
meno, perchè notavo errori “enormi”, ho invitato Marco a rivedere attentamente il suo quaderno
affinchè notasse i suoi errori.
Ma noi genitori dobbiamo correggere i compiti dei nostri figli ? Oppure la correzione deve essere
una esclusiva dell'insegnante ? Noi genitori ci dobbiamo limitare solo a controllare che i compiti
assegnati siano stati eseguiti ? E' giusto rispiegare, far esercitare i figli a casa, pur non utilizzando, a
casa, lo stesso metodo dell'insegnante ? Come possiamo noi genitori, da casa, cercare di aiutate i
nostri figli e al tempo stesso collaborare con l'insegnante ?
Penso che molti genitori, come me, ogni giorno si facciano queste domande e con il buon senso,
cerchino di darsi delle risposte.








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