sabato 12 novembre 2011

Il senso civico

Ieri sera, in pizzeria, involontariamente ho assistito ad una scena a dir poco irreale ! Ad un certo punto vicino ad un tavolo ancora inbandito, ho visto un gruppo di gente che discuteva animatamente, forse qualche problema familiare ho pensato, ma poi uno di loro distaccandosi dal gruppo e puntando verso l'uscita del locale, ha detto a chiare lettere: "Adesso chiamo i carabinieri". Come l'ho sentita io questa frase, inevitabilmente, l'ha sentita anche una poliziotta in borghese che era li per una pizza in compagnia di amici, che naturalmente si 'e sentita chiamata in causa e si e' alzata dal suo tavolo si e' avvicinata al gruppo e si e' qualificata. A quel punto era inevitabile che tutte le persone presenti in pizzeria in quel momento, tra cui io, abbiano ascoltato cio' che stava succedendo. Due signori sostenevano di aver visto, al parcheggio delle macchine fuori dal locale, un papa' picchiare violentemente il proprio figlio e alla fine scaraventarlo in macchina per poi andar via a tutto gas. Non potendo interagire con questo papa' sfrecciato via, chiedendo anche al titolare del locale, sono riusciti a risalire al tavolo dove erano stati seduti il papa' con il figlio, infatti c'era ancora la moglie con la sua bimba e altra gente forse parenti o amici. Riferiscono cio' che hanno visto alla moglie e la loro intenzione di chiamare i carabinieri per denunciare l'accaduto. Vista la presenza della poliziotta, chiedono consiglio sul da farsi. La poliziotta incomincia a prendere i dati delle due parti. Uno dei due uomini insiste per andare di persona a casa di quel papa' per verificare le condizioni e parlare con il bambino (parliamo di un bimbo di circa 8 - 9 anni, almeno cosi' sembrava). A quel punto, la signora, con molta calma e sicurezza, chiama al cellulare il marito che era gia' arrivato a casa e aveva gia' messo a letto il figlio, avvisandolo dell'accaduto e chiedendo cosa fare vista l'insistenza dell'accusatore di voler vedere il bambino.La poliziotta, intanto, dice all'accusatore che non e' compito suo andare personalmente a casa della signora per vedere il bimbo, puo' solo seguirla in questura e procedere con la denuncia. L'accusatore, dal canto suo, invece, sosteneva che se il bimbo stesse bene e non accusava il padre di atteggiamenti violenti ripetuti nei suoi confronti, avrebbe rinunciato a fare la denuncia. Sempre con molta calma, la signora continuava a dare la sua versione, si avvicina alla poliziotta e le spiega che il figlio ha un ritardo mentale, sembra normale fisicamente, ma in realta' e' un diversamente abile, spesso all'improvviso puo' avere o tipo crisi epilettiche, oppure isolarsi e mettersi a fissare il vuoto, daccordo con gli specialisti che lo seguono, quando ha queste crisi, e' necessario che venga scosso, sia verbalmente e sia proprio fisicamente quasi con violenza, finche' non torna presente. La signora apre la sua borsa e incomincia a tirar fuori la documentazione che attesta la malattia del figlio, la terapia che sta seguendo, ecc. Di fronte alla calma e alla disperazione di quella mamma, io mi sono subito schierata dalla sua parte, gli accusatori hanno moderato i toni, sembravano che non volessero piu' procedere alla denuncia. Noi siamo andati via dalla pizzeria e li abbiamo lasciati li che discutevano ancora. Io ho percepito l'angoscia di quella mamma, che oltre al danno ha avuto anche la beffa. Una situazione familiare cosi' difficile per via di questo figlio, con tutto cio' che ne comporta, dalla quotidianeita', alla scuola, alle visite specialistiche, alla speranza che migliori il suo ritardo, ecc. ecc. e poi sentirsi accusare, con il pericolo di essere denunciati, le sara' caduto il mondo addosso ! Nulla a che dire del senso civico di quei due signori, che si sono preoccupati del bambino, speriamo che questa storia non li faccia demoralizzare e che magari la prossima volta se assistono ad un episodio analogo, chiedano comunque spiegazioni e si rassicurino sempre delle condizioni dei bimbi. In un mondo in cui la gente ti muore affianco e nemmeno te ne accorgi, e' bello vedere che ci sono persone che non mettono la testa sotto la sabbia !

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